Il 20 Gennaio ci siamo recati nella classe 1D dell’IC Mazzini-Modugno. Una chiacchierata di un ora con ragazzi e ragazze su temi “difficili”, ma molto sentiti, una iniezione per me di speranza.
La classe ha lavorato sull’albo “Prendi una lacrima”, che abbiamo regalato, e credo di poter dire con una certa sicurezza che il “messaggio” lanciato è stato recepito, e l’albo è piaciuto!
Grazie alla prof.ssa Teresita Tarantino!
-Questo testo mi fa pensare ai momenti cupi e bui, nei quali preferiamo chiuderci in noi stessi e isolarci. Tuttavia è importante tenere a mente il nostro valore e non scordare che coloro che tengono a noi resteranno al nostro fianco.
-Queste parole fanno capire, secondo me, che nella tristezza c’è anche felicità e gioia. Cantando, sentendo, colorando “le lacrime” si può ritrovare l’armonia e la serenità. Anche il disegno è molto bello!
-Bisogna pensare una lacrima come un seme: una cosa brutta poi diventa bella!
-Quando ci accade qualcosa di brutto è come un nuovo inizio da cui ripartire per poi trasformarlo in qualcosa di bello.
-Se il dolore resta dentro brucia, se invece aspetti, aspetti, e ancora aspetti il dolore passerà.
-Quando si è tristi non bisogna isolarsi anche se è il nostro istinto. Bisogna condividere la ragione per cui si sta male con qualcuno.