Della pelata e di altre questioni
Per qualche strana coincidenza che non ho molto compreso, per il secondo anno consecutivo è successa una cosa strana.
È successo questo: l’ultimo incontro con ragazze e ragazzi, il 29 Maggio, dopo la cinquantina circa dell’anno scolastico che sta terminando, quando sono un po’ scarico e con la fiducia che sta per andare in vacanza, quando penso che chissà se qualcuno mi chiamerà ancora per parlare di Antonella e chissà se riesco ancora a parlare di lei e per lei, l’ultimo incontro dicevo si rivela uno dei più magici dell’anno.
Stavolta ero a Bitritto, all’IC “Montalcini”, per incontrare in due momenti separati le classi seconde, che mi hanno… come dire…coccolato. 
Non c’è bisogno di chissà quali dolci e regali per farlo, basta l’attenzione, bastano le risate, le lacrime, le parole sincere anche quando è difficile dirle, basta esserci.
Un ragazzo mi ha detto una cosa che un po’ mi ha intristito, che cioè avrebbe voluto un padre come me. Con il dovuto beneficio di inventario, perché i papà dei vicini sono sempre “più verdi”, è stata una espressione di disagio che hanno preso in carico Flavio Romito e Federica Pecorella, gli avvocati che hanno organizzato il percorso sul bullismo che ha portato a questi incontri e che erano presenti.
Grazie di tutto, per me è stata una mattinata speciale.
Grazie a Valeria che ha colto un aspetto fondamentale: ad ognuno di loro parlo come se parlassi con Anto, e simultaneamente come se Anto gli parlasse.
It’s a kind of magic.
–Notando l’amore con cui parli di tua figlia mi fai sciogliere il cuore
–Oggi 29 Maggio ho imparato molto da una persona che non avevo mai visto in vita mia. Ringrazio con tutto il cuore per questo piccolo insegnamento che ci ha trasmesso mettendoci tutto il cuore e dandoci un senso di maturità su questi argomenti.
–Come è ricresciuta la pelata? 
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