Il 1 Febbraio sono tornato al Liceo Scacchi per uno degli incontri previsti durante i giorni dell’autogestione degli studenti.
La situazione particolare ha avuto secondo me due effetti: innanzitutto c’era un sacco di “movimento”, per così dire, per cui le persone che mi hanno seguito dall’inizio alla fine sono state una frazione di quelle che sono transitate per l’aula. Quelle persone però erano molto motivate e coinvolte, lo si poteva leggere bene nei loro volti. Insomma una esperienza particolare della quale sono molto grato.
- Sono un* autolesionist*, sfogo su me stess* l’ansia di non essere mai abbastanza. Pian Piano ne sto uscendo, perché ho capito che devo concedermi di sbagliare e di essere me stess*.
- Penso spesso di essere un peso, pertanto mi sento un errore uno sbaglio un fallimento, soprattutto nei momenti in cui le persone a cui tengo di più vedono che non sto bene. tutto ciò mi porta a non essere più me stess*, e sento che man mano sto perdendo il/la ver* me solo per essere accettat* dagli altri.
- Mi sento inadeguat*, soffocat* dal giudizio degli altri, vuot* e sol*
- Certe volte mi sento come se non ci fossi, come se vivessi la vita degli altri ma non vivo a pieno la mia
- Quando ci si perde in quel vuoto, in quella totale apatia, spesso si perdono le cause del malessere, e se non si sa la causa diventa impossibile chiedere aiuto per una cosa che non si conosce.