Forse qualcuno si è accorto che non abbiamo ancora pubblicato nulla a proposito del concorso scolastico regionale intitolato ad Antonella.

Il fatto è che in questi sei anni di concorso sono cambiate tante cose. Per esempio raccogliere testi inviati autonomamente dai ragazzi, cosa che i primi anni ci sembrava una bella idea, adesso con le AI generative ci espone alla possibilità di avere testi “finti”.

Negli anni ci sono state realizzazioni davvero bellissime, soprattutto ci hanno entusiasmato i lavori di gruppo, i video realizzati da tutta la classe, le musiche e le canzoni, e resterà per sempre con noi il coro dei bimbi che intona “io sono come il mare” – Tiziana non riesco ancora a sentirlo senza commuovermi.

Però…

Anche se non ve ne abbiamo mai dato contezza ci sono state situazioni spiacevoli, legate principalmente ad un fatto ineliminabile, in parte di *nostra* responsabilità. Stendo un velo pietoso sull’invio di immagini rubate da internet, e sui video fatti per altri concorsi e riciclati.

Il punto è che se fai un CONCORSO, hai voglia a dire che non cerchi “eccellenze”, che “vincono tutti”, che partecipare è già una vittoria. Ci sarà una giuria, certamente, e una selezione e una graduatoria, e la ragazza o il ragazzo che non è stato selezionato si sentirà meno bravo, “di meno”, non all’altezza. Specie se non c’è stato un lavoro puntuale del docente sulla consapevolezza di quel che si sta facendo.

La narrazione, nella quale abbiamo _davvero_ creduto con sincerità, del partecipare per partecipare, INSIEME, non convince, non attecchisce quanto vorremmo; forse è troppo controcorrente, forse è strutturalmente errata e non adatta a qualcosa che viene proposto come concorso.

Ora, seguiteci.

Nei nostri incontri con ragazze e ragazzi c’è un tema che emerge costantemente, tipicamente nei bigliettini anonimi. Una espressione che ci guardiamo bene dall’usare per non suggerirla in qualche modo, ma che torna sempre: non mi sento *abbastanza*, appunto non sono all’altezza degli altri.

Per questo non ce la sentiamo, dopo anni di queste testimonianze, di proporre un’altra gara, un altro concorso con vincitori e vinti.

Siamo sicuri che ragazze e ragazzi che incontriamo non hanno proprio bisogno di un altro compito da svolgere, soprattutto non hanno bisogno di un’altra graduatoria da controllare con ansia.

Dopo cinque anni di concorso “regionale” (Foggia? Dove sei? 🤔), e uno comunale, abbiamo deciso quindi di dire stop.🔴

Rivolgiamo un pensiero sinceramente pieno di gratitudine al Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – Regione Puglia, a Giuseppe Del Grosso – Assessorato alle Politiche Sociali Valenzano e Graziella Ferente (ma ci sentiamo presto!), alla COOP Alleanza 3.0, a Teresa Nicoletti❤ e Pietro Cassano, che hanno sempre sostenuto questa iniziativa, anche economicamente. Senza di loro non ci saremmo mai riusciti.

Grazie a Giuseppina Lotito dell’USP che ha sempre fatto il possibile per diffondere e appoggiare il bando di concorso.

Grazie a Paola Romano che nel 2018, da assessora, ci accolse al comune di Bari per la prima piccola edizione del concorso che portava il nome di Antonella – Paola ricordo ancora benissimo l’emozione di quel colloquio, noi seduti al tavolino.

L’emozione di vedere il nome di Antonella nel bando, no, non la sappiamo raccontare. 💔

Grazie naturalmente a tutti i docenti, e agli alunni e alle alunne, che hanno accolto il nostro invito e hanno usato questo piccolo pretesto per lavorare con la classe su temi importanti, anche se magari non urgenti.

Ci rimane nel cuore quel che disse una ragazza ad una premiazione: dopo il concorso, da un insieme di persone, siamo diventati una classe, unita.

Grazie a tutte le giurie che si sono avvicendate in questi anni! Non cito tutti i membri perché avrei timore di saltarne qualcuno, ma pensatevi abbracciati! 🤗

Ehi ma…sei ancora qui dopo tutto questo pippone? 😳 Complimenti!

Allora a te possiamo dirlo: siamo in cerca di un modo alternativo di proporre una attività collettiva alle scuole, specie alle secondarie inferiori e alle primarie. Un modo che permetta di affrontare un tema, di quelli nostri 😉, relizzando un lavoro (video? podcast?…) INSIEME, e che sia alla fine disponibile per tutti (sul sito? una pubblicazione? streaming?)

Se hai qualche idea su come impostare questa COSA, che non preveda graduatorie e giurie, parliamone! Abbiamo bisogno di una mano.

Non crediamo di riuscire a realizzarla per questo anno scolastico, abbiamo già tante cose in ballo, ma puntiamo senz’altro al prossimo. Non abbiamo ansie da prestazione, o almeno ce le facciamo passare. 😉

E se poi proprio questa COSA non si può fare… fa niente, ma val la pena provarci!

Puoi mandare un messaggio all’associazione qui, su messenger, su wa, via mail, o contattarci personalmente.

Grazie a Zoe per il disegno. ❤

Un abbraccio a tutti.

dd&aa

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